ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1 COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Triennio 2022/2025

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA

La Legge n. 59/1997

VISTO

Il D.P.R. n. 275/1999

VISTO

Il D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii. in merito ai compiti e alle funzioni della dirigenza scolastica

VISTO

l’art. 25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;

VISTA

La Legge n. 107/2015, che ha ricodificato l’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999

VISTO

il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;

PRESO ATTO

che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

  1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF);
  2. il PTOF deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
  3. il PTOF è approvato dal Consiglio d’Istituto;
  4. esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
  5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

VISTA

La nota Ministero Istruzione N. 21627 del 14 settembre su aggiornamento PTOF e RAV avente come oggetto ‘Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa) secondo cui si potrà procedere con la pubblicazione dei documenti fino alla data di inizio della fase delle iscrizioni.

documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa) secondo cui si potrà procedere con la pubblicazione dei documenti fino alla data di inizio della fase delle iscrizioni.

VISTO

Il D.Lgs. n. 66/2017

VISTA

la normativa intervenuta durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19 dal 4 marzo 2020 ad oggi;

VISTI

i Regolamenti di Istituto sulla didattica a distanza e sul funzionamento degli Organi Collegiali in modalità telematica;

VISTA

la Legge n. 92/2019 che ha introdotto l’insegnamento scolastico dell’educazione civica

VISTO

Il D.M. n. 35/2020, che ha dettato le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica

TENUTO CONTO

delle esigenze e della eventuale programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dagli altri Attori del territorio;

TENUTO CONTO

delle proposte e delle iniziative che saranno promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;

TENUTO CONTO

delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali);

TENUTO CONTO

degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle priorità individuate nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) – relativamente agli esiti degli studenti (Migliorare gli esiti nelle prove standardizzate nazionali in riferimento all’Italiano e alla Matematica– traguardo: Innalzare la percentuale di alunni nei livelli 4 e 5 e ridurre le varianze tra curvature diverse negli esiti di matematica),alle Competenze Chiave Europee (Potenziamento delle competenze sociali e civiche, sviluppo delle competenze digitali e dell’uso consapevole delle piattaforme digitali – Traguardo: Incremento di comportamenti rivolti all’assunzione di responsabilità e cura dei beni comuni, aumento del numero di alunni che utilizzano in modo attivo e responsabile piattaforme digitali, tablet e che siano in grado di sviluppare competenze nel pensiero computazionale.); per Inclusione e differenziazione (Privilegiare le azioni di consolidamento e recupero nel corso dell’anno); per Continuità e orientamento (Potenziare il raccordo con le scuole secondarie di Primo grado del territorio creando curricula verticali anche con riferimento alla valutazione delle competenze acquisite nei due ordini di scuola); per lo Sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane (Incrementare interventi formativi per i docenti sulla valutazione delle competenze e la creazione dell’anagrafe delle competenze) – e delle piste di miglioramento individuate (innovazione delle pratiche didattiche e sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, sfidanti e motivanti) che saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

TENUTO CONTO

delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti dall’INVALSI, delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving di apprendimento strategico e metacognitivo;

TENUTO CONTO

Del patrimonio di esperienza e di professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’identità del Liceo “T. Tasso” di Salerno e della nuova sede di Pontecagnano Faiano;

TENUTO CONTO

Di quanto già realizzato dal Liceo Tasso, in merito alle priorità individuate nel Piano di miglioramento per il triennio precedente e nello specifico riguardo alle competenze di cittadinanza e ai risultati delle rilevazioni nazionali;

CONSIDERATE

le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico – didattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e delle sollecitazioni continue offerte sia in situazioni collegiali formali (staff di dirigenza, consigli di classe e collegio dei docenti nelle sue articolazioni), sia negli incontri informali in ufficio e presso le sedi di servizio;

CONSIDERATO

che la scuola partecipa alle iniziative di formazione del personale promosse dalla rete di scuole dell’Ambito 23 di Salerno, come previsto dal Piano triennale della formazione;

ATTESO CHE

l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali dei Licei (DPR n. 89/2010), che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di:

  • metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali);
  • modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta; situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e

miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio).

VISTO

il Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD;

IN ATTESA

dell’emanazione del Piano Nazionale di Formazione – PNF 2022-2025;

VISTO

il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca 2018/2020;

VISTO

il Documento di lavoro “L’Autonomia scolastica per il successo formativo” del 14 agosto 2018;

PREMESSO CHE:

  1. l’obiettivo del presente documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
  2. le competenze del collegio dei docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:
  • elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);
  • adozione delle iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.);
  • adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014;
  • studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);

CONSIDERATO

che la libertà del docente si esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto nelle Indicazioni, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in particolare rilievo e della specificità delle singole curvature previste, ma nella scelta delle strategie e delle metodologie più appropriate, la cui validità è testimoniata non dall’applicazione di qualsivoglia procedura, ma dal successo educativo;

RITENUTO

di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale, con le attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti (dirigente e docenti), nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni titolari di bisogni educativi comuni e talvolta speciali;

AL FINE DI

offrire suggerimenti, mediare modelli e garantire l’esercizio dell’autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e di contribuire alla piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio-successo formativo)

dirama il seguente atto di indirizzo al Collegio dei Docenti orientativo per la predisposizione dell’Offerta Formativa per il triennio 2022-2025.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma programma in sé completo e coerente di strutturazione precipua del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono.

Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.

Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2022-2023 e si conclude nell’anno scolastico 2024/2025.

Anche per il triennio 2022-2025 si confermano i sottoelencati obiettivi:

  • Esercitare l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, volta all’innovazione metodologica e didattica, con particolare riferimento all’adesione alle idee “Oltre le discipline” e “Uso flessibile del tempo” del movimento Avanguardie Educative, nonché la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale;
  • Individuare gli strumenti per garantire l’unitarietà dell’offerta formativa, nel rispetto della libertà di insegnamento;
  • Trovaremodalitàeformeperpresidiareilpianodell’offertaformativanellefasidirealizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati;
  • Orientare l’attività decisionale del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza così come ridefiniti dalle indicazioni di cui al riordino dei cicli per quanto attiene ai Licei;
  • Rendere coerente il piano dell’offerta formativa a livello delle scelte curricolari ed extracurricolari;
  • Curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna.

Quanto finora premesso ha il solo scopo di orientare l’attività decisionale del collegio dei docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza, facendo emergere gli obiettivi all’interno di un quadro generale e di sistema della cui gestione è, invece, responsabile il dirigente scolastico. Infatti, il dirigente scolastico, ai sensi dell’art. 25 del D. Lgs. 165/2001:

    • Assicura la gestione unitaria della scuola;
    • Valorizza le risorse umane;
    • È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali; È responsabile dei risultati del servizio;
    • Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia;
    • Promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche, l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca metodologica e didattica, l’esercizio della libertà di scelta delle famiglie, l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.

Per potere lavorare nel contesto sopra prospettato, la norma predetta attribuisce al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione e di coordinamento, che rendono del tutto peculiare questa funzione, la quale deve essere coerente alla specificità del servizio offerto dalla scuola e alla sua rilevanza istituzionale. Il potere di promozione, allora, non è intrusivo delle competenze del collegio dei docenti, ma si pone come funzione di guida e di orientamento, mentre il potere di coordinamento non ha funzione meramente procedurale, ma si esplica soprattutto come messa a punto coerente e integrata di tutte le fasi decisionali e dei rispettivi organi cui le decisioni stesse competono (collegio dei docenti, consiglio d’istituto, dirigente scolastico).

Pertanto, gli obiettivi sopra individuati sono il risultato di un’attenta analisi del piano dell’offerta formativa predisposto dalla scuola per il triennio 2019-2022, e relativi aggiornamenti ed adottato dal Consiglio di istituto, dell’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione e del Piano di Miglioramento.

Infine, sulla base delle direttive della legge 107/2015 e al fine della realizzazione del PTOF, è necessario migliorare il curriculo dell’istituto non soltanto attraverso l’esercizio concreto dell’autonomia di ricerca/sperimentazione/sviluppo nell’ambito delle sezioni/classi parallele con la differenziazione dei curricula dell’autonomia in ragione delle curvature in cui viene articolato il curriculo del liceo classico nella sede di Salerno e del liceo scientifico nella sede di Pontecagnano Faiano. A tal fine il tradizionale modello di articolazione del Collegio Docenti in dipartimenti disciplinari deve essere superato a vantaggio del dipartimento di curvatura con l’individuazione di un referente unico per il PECUP di Istituto che miri a realizzare quel necessario lavoro di crescita e sviluppo culturale ed educativo nel quinquennio/quadriennio di studi così come chiesto dal regolamento sul nuovo esame di Stato. L’arricchimento delle competenze professionali e lo sviluppo di una articolazione della funzione docente sempre più qualificata e complessa è motore pulsante per una leadership diffusa funzionale all’acquisizione di responsabilità nel raggiungimento degli obiettivi del PTOF da parte delle risorse tutte del nostro Liceo.

La criticità delle risorse umane è unanimemente riconosciuta in tutte le organizzazioni, ma certamente nella scuola ha una sua peculiarità e rilevanza che non sfugge a nessuno: la qualità di una scuola ha come condizione essenziale una elevata qualità della professionalità docente, che non manca in questo liceo, ma anche la capacità dei singoli professionisti di porsi all’ interno di una logica di sistema che vede il contributo di ciascuno all’interno del Piano dell’Offerta Formativa.

Un’altra riflessione deve imporsi alla nostra attenzione: la scuola opera nell’hic et nunc, ma all’interno di una prospettiva che ha due polarità altrettanto rilevanti: la tradizione e l’innovazione.

In riferimento a ciò, occorre prestare una particolare attenzione alle caratteristiche generali di tutti i documenti (Piano dell’offerta formativa, Programmazione/progettazione, Rav, PdM).

Inoltre, emerge la necessità di rivedere costantemente ed in modo non formale la relazione educativa con gli alunni, la comunicazione con le famiglie, la collaborazione tra i docenti dei consigli di classe.

Il Dirigente scolastico, in continuità con le azioni e le iniziative già avviate negli anni passati, determina la volontà di confermare gli obiettivi individuati e di declinarli nelle forme e nelle modalità che le nuove esigenze e i tempi impongono.

DA DOVE PARTIAMO PER RICOMINCIARE?

Il triennio che si sta concludendo è stato contrassegnato non solo dall’emergenza epidemiologica, ma anche da soddisfazioni e da risultati positivi, con eccezione dei recenti esiti delle prove standardizzate che hanno sicuramente risentito del periodo storico che stiamo attraversando, cominciando dai risultati delle azioni di miglioramento che abbiamo intrapreso, all’autorizzazione di un nuovo indirizzo di studi in un nuovo territorio, che amplia l’offerta formativa e rende la scuola sempre più rispondente alle esigenze formative del Territorio nel quale, per il quale e con il quale opera, fino alle esperienze di PCTO, che hanno sempre di più promosso la didattica laboratoriale e stimolato gli studenti a lavorare su compiti di realtà.

È evidente, comunque, che il processo di miglioramento non può mai fermarsi, sia per il conseguimento di traguardi ancora più ambiziosi, sia per rendere ancora più significative le azioni che ci prefiggiamo di realizzare nel prossimo triennio.

Per rispondere ai bisogni educativi, formativi, didattici e sociali delle nuove generazioni, in particolare dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19, la scuola deve:

  • porsi come agenzia educativa intesa centro di aggregazione sociale soprattutto in presenza, offrendo occasioni formative orientate allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e orientate all’inclusione;
  • ripensare gli spazi e l’organizzazione della didattica per attività curricolari, extracurricolari e extrascolastiche che coinvolgano la comunità e il territorio di riferimento anche sfruttando il mondo del digitale;
  • diventare luogo di incontro tra sapere formale e informale, sperimentando percorsi di destrutturazione del curricolo e progettando attività interdisciplinari;
  • potenziare i percorsi di didattica laboratoriale all’interno delle stesse aule ormai dotate di banchi monoposto facilmente spostabili e di lim in cui gli studenti sperimentano esperienze di apprendimento in contesti reali;
  • valorizzare in termini di “cultura educativa” competenze, interessi, conoscenze, abilità e atteggiamenti che studenti e insegnanti portano in classe da fuori.

D’altra parte, per una buona gestione e per una concreta ed effettiva realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa è necessario l’apporto di ogni componente della comunità scolastica, laddove per buona gestione si vuole intendere il dialogo fra componenti interne ed esterne e fra elementi delle singole componenti al proprio interno.

Partendo, quindi, dall’assunto che c’è sempre da migliorare, si suggeriscono al Collegio i seguenti

INDIRIZZI GENERALI: CONTESTO, CAMBIAMENTO, MIGLIORAMENTO

Il nostro Istituto, nella convinzione che sta svolgendo, così come da tradizione è sempre avvenuto, un ruolo culturale importante nel Territorio e che sta operando secondo i criteri e i principi di un’efficace, efficiente, trasparente e integra organizzazione, intende dare continuità – tenendo comunque conto dei cambiamenti resisi necessari con l’emergenza COVID-19 ancora in corso – all’attività svolta nei passati anni scolastici sia dal punto di vista didattico-educativo che dal punto di vista organizzativo e amministrativo-gestionale, al fine di elaborare un’adeguata proposta culturale e formativa per i propri studenti e più in generale per l’intero territorio.

Il periodo storico che stiamo vivendo, caratterizzato da un continuo cambiamento economico, tecnologico e sociale, rende necessario non soltanto adeguare l’azione educativa e didattica dell’Istituto alle incessanti trasformazioni, ma, nei limiti delle sue possibilità, anche anticiparle, individuando e introducendo, di volta in volta, i necessari miglioramenti alla propria attività, a partire da una responsabile autovalutazione, realizzata secondo la piattaforma del RAV proposta dall’Amministrazione (momentaneamente sospesa a causa dell’emergenza sopra ricordata), con lo scopo di individuare le criticità e quindi le priorità che costituiranno il punto di partenza del Piano di Miglioramento della scuola.

Acquista una fondamentale importanza, alla luce dell’esperienza emergenziale ancora in corso i cui sviluppi non risultano prevedibili a causa delle diverse variabili, una nuova cultura della sicurezza all’interno della progettazione didattica generale, a partire dalle disposizioni delle Autorità competenti e di quelle definite di conseguenza dalla scuola.

Una particolare attenzione va riservata all’emotività e, più in generale, agli aspetti psicologici degli studenti, in quanto l’emergenza COVID-19, come si è potuto constatare negli ultimi due anni scolastici, genera situazioni di insicurezza, stress, ansia, timore di contagio nel corso dell’attività didattica in “presenza”, difficoltà di concentrazione, ecc., per cui è opportuno fronteggiarli con gli strumenti e le risorse a disposizione della scuola, predisponendo spazi di condivisione riservati a studenti e famiglie.

Un impegno comune deve essere dunque quello di garantire il “benessere socio emotivo” degli studenti a partire da una precisa parola d’ordine: Ascoltare per condividere e decidere insieme alla luce della massima chiarezza e trasparenza.

Ascoltare le esigenze di tutti, soprattutto degli studenti più fragili.

Modulare le attività su queste esigenze per far che “quello che è necessario per alcuni diventi utile per tutti”, individuare i tempi in base ai ritmi di crescita di ognuno.

Il percorso da compiere deve essere chiaro a tutti prima di partire (attività da svolgere, grado di difficoltà, tempi di percorrenza, mezzi da utilizzare, dove arrivare, quali competenze sviluppare, quali conoscenze acquisire) e deve essere alla portata di tutti (per le capacità richieste, per i carichi di lavoro da assegnare, per le ore di studio ecc.).

Ognuno deve conoscere perfettamente le regole del gioco senza deroghe (cosa fare per…, quali criteri di valutazione, sulla base di quali griglie da conoscere prima della prova ecc.).

Ascolto, condivisione, chiarezza e trasparenza contribuiscono a controllare ansia e stress; permettono di capire meglio il senso delle cose e quindi di far crescere la motivazione per lo studio, oltre che di salvaguardare la salute psico-fisica di ognuno.

Considerato quanto sopra, in modo particolare, come si è detto, l’assoluta mancanza di certezza circa gli sviluppi della situazione epidemiologica, è necessario effettuare una progettazione in vista di un auspicabile ritorno alla piena normalità, ma che nello stesso tempo non perda di vista le criticità presenti e soprattutto il rischio di possibili ricadute emergenziali in modo da non ritrovarsi impreparati.

La didattica digitale integrata è stata un’acquisizione importante che non va dispersa sia perché potrebbe rendersi ancora necessaria sia perché è un patrimonio di conoscenze e di pratiche educative che va utilizzato anche nella quotidianità della cosiddetta normalità.

PRINCIPI ISPIRATORI E STRATEGIE

  • Aggiornamento/Pianificazione collegiale dell’ Offerta Formativa Triennale
  • Aggiornare/Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (PTOF) coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza dei nostri licei;
  • Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica (in relazione alla scelta di percorsi liceali di indirizzo classico/scientifico), di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni, alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio), alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito;
  • Orientare i percorsi formativi offerti nel PTOF al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico- logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di

comportamenti responsabili, al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, scienze motorie, tecnologia);

Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

  • Realizzare, in relazione alle peculiarità dei vari indirizzi di studio, il progetto PCTO nell’ambito delle attività dell’Orientamento in uscita così come indicato nella legge 107/2015;
  • Potenziare le pratiche inclusive, attraverso percorsi personalizzati, anche con il supporto del territorio, e attraverso l’uso delle nuove tecnologie e di specifiche piattaforme digitali;
  • Potenziare le competenze di cittadinanza non solo attraverso percorsi di Cittadinanza e Costituzione ma anche in modo trasversale;
  • Potenziare le attività di formazione continua del personale sulla relazione educativa e sulla comunicazione didattica efficace.
  • Aggiornamento/Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
  • Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di appartenere al gruppo e di socializzare). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, role playing, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, realizzazione progetto.
  • In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa.
  • Definire proposte di formazione collegate al piano di miglioramento, alle aree di priorità tra cui l’approfondimento del tema della valutazione, la formazione sulla gestione delle dinamiche relazionali- comunicative e dei conflitti, lo sviluppo della didattica per competenze, in particolare per l’elaborazione del curricolo relativo a competenze trasversali.
  • Organizzare e/o favorire attività di formazione e di aggiornamento a sostegno del progetto educativo- didattico e/o della gestione amministrativa e degli uffici nella prospettiva della formazione permanente e continua, non solo del personale docente, ma anche del personale ATA, del DSGA e del Dirigente Scolastico.
  • Organizzare e/o favorire attività di formazione volte a migliorare la qualità dell’insegnamento, negli aspetti disciplinari specifici, ma anche negli aspetti più generali dell’accoglienza e dello stile relazionale.
  • Promuovere la valorizzazione del personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorico-metodologico e didattica e amministrativa, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla valutazione formativa e di sistema.

È evidente che obiettivo prioritario dell’istituzione scolastica deve essere lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea.

Perché questi obiettivi possano essere conseguiti, occorre partire da un percorso unitario, basato sui seguenti principi pedagogici, condivisi da tutti gli operatori scolastici: dirigente, docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici e tutti coloro che, a vario titolo, assumono la responsabilità dell’azione educativa e nell’erogazione del servizio scolastico:

  1. rispetto de/l’unicità della persona: la scuola prende atto che i punti di partenza degli alunni sono diversi e si impegna a dare a tutti adeguate e differenziate opportunità formative per garantire il massimo livello di sviluppo possibile per ognuno;
  2. equità della proposta formativa;
  3. imparzialità nell’erogazione del servizio;
  4. continuità dell’azione educativa;
  5. significatività degli apprendimenti;
  6. qualità dell’azione didattica;
  7. collegialità.

Tutti, in questi ultimi anni, stiamo avendo la chiara percezione che il mondo attraversa una crisi globale, che non è solo economica e sociale, che non investe solo i capitali e i mercati, ma che investe soprattutto i valori, l’identità, il senso di appartenenza. Per questo nel nostro Piano dell’offerta formativa triennale non deve mai mancare un richiamo alle nostre radici ed alla nostra identità culturale.

Oggi i giovani, che guardano al loro futuro con preoccupazione, perché la crisi globale mette in discussione ogni sicurezza sociale e dà a tutti noi un senso di precarietà, non possono che affidarsi all’impegno e alla serietà dello studio. Solo con giovani ben preparati, che hanno “teste ben fatte” e che sono in grado di affrontare le prossime sfide della globalizzazione, il nostro Paese potrà avere un futuro.

Il Collegio dei docenti, pertanto, è invitato a considerare:

  • integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
  • potenziare e integrare il ruolo dei Dipartimenti di curvatura e delle Funzioni strumentali;
  • migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
  • promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione;
  • generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
  • migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
  • migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
  • sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica;
  • implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
  • accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese;
  • operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.

CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano Triennale dell’Offerta formativa dovrà contenere:

  • il curricolo caratterizzante il liceo classico e scientifico, dettagliato in relazione alle specifiche curvature in cui si articolano;
  • le attività progettuali, curando di evitare la frammentazione in un pulviscolo di iniziative personalistiche e raggruppando quindi i progetti in macro-aree, al fine di consentire ai consigli di classe di definire a loro volta una progettazione di classe annuale chiara e coerente con le finalità di Istituto;
  • fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità;
  • fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa – il Collegio individuerà obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7, definendo i campi di potenziamento (come da CM n. 0030549 del 21/09/2015), in relazione alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse nel Rav e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati o da attivare. Nel fabbisogno dovrà essere compreso l’eventuale semiesonero del collaboratore del dirigente, già individuato dal dirigente scrivente;
  • fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A tal proposito, sentito il DirettoreSGA, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell’istituto scolastico, articolato in Licei (classico e scientifico), ospitati in due plessi, ubicati in due comuni diversi (Salerno e Pontecagnano Faiano), si ritiene necessario garantire le attività previste dai profili professionali di riferimento nei piani di lavoro, secondo principi di qualità e di efficienza;
  • fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. Il bisogno di infrastrutture ritenute prioritarie dovrà comunque essere coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrà individuare nell’aggiornamento del Piano triennale.

Il Piano dell’offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, dovrà contenere inoltre:

  • Il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei punti di riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione scolastica (art. 3 c.3 Dpr 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015);
  • Azioni volte ad attuare interventi (recupero) per prevenire e arginare il fenomeno della dispersione scolastica, innalzare i livelli di apprendimento degli studenti, sostenere le “fragilità”, favorire il successo scolastico e formativo di tutti gli studenti;
  • Le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo ad ogni livello il rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art. 1 c. 16 legge 107/2015 e CM. n. 1972 del 15/09/2015);
  • Le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi (c.56 legge 107/2015) che, in attesa che sia definito il Piano triennale sulla scuola digitale, si ritengono comunque rilevanti per la progettazione delle azioni formative;
  • Le attività inerenti i percorsi di orientamento e di sviluppo della quota dell’autonomia pari al 20% del monte orario annuale, comprese le attività funzionali all’insegnamento non aggiuntive e riguardanti l’intero corpo docente (DI 104/2013 art. 8 – legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128) e quelle previste in eventuali specifici progetti orientati a percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, finalizzati alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo, orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali, etc. Le attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32 Legge 107/2015). Tali problematiche dovranno essere adeguatamente affrontate;
  • Attività di PCTO come previsto dal novellato c. 33 della Legge 107/2015. L’esperienza realizzata in questo ultimo triennio è sicuramente positiva, anche se faticosa ed impegnativa. Dobbiamo, quindi, proseguire nel considerare e realizzare i PCTO una metodologia didattica, che mette in situazione (e quindi trasforma in competenze) le conoscenze curricolari. In tale ottica, il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento può diventare una nuova opportunità formativa, per tutti gli indirizzi di studio, acquisendo esso una valenza orientativa e favorendo negli studenti, attraverso il bilancio delle competenze, le future scelte lavorative e universitarie. Il senso di questa scelta orientativa nasce proprio dalla considerazione dei cambiamenti in atto: le mutate esigenze della società, della famiglia di riferimento e della persona, i nuovi orizzonti dell’economia, il cambiamento dei modelli culturali sono solo alcune delle aree di riflessione. Favorire la responsabilità e lo spirito di iniziativa, la motivazione, la creatività, il pensiero produttivo e il senso di imprenditorialità, l’apprendimento funzionale delle lingue straniere e delle competenze digitali, sono il volano per l’acquisizione delle abilità cognitive, logiche e metodologiche utili e necessarie alla promozione delle abilità trasversali, comunicative e meta cognitive. Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro deve essere, quindi, un acceleratore dell’acquisizione della maturità individuale: è l’alunno, investito di compiti e di responsabilità, che sta al centro di un sistema culturale che pone la conoscenza accanto all’irrinunciabile motivazione al fare;
  • Dovranno essere previste attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
    • Iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso;
    • Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che dovranno essere caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta durante l’attività curricolare.

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Il Collegio dovrà definire aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica in termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovrà essere individuata la ricaduta attesa delle iniziative di formazione nell’attività ordinaria della scuola. Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale.

Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca/azione.

Per quanto riguarda la formazione del personale tecnico ed ausiliario si ritiene fondamentale tenere conto di quanto emergerà dalla rilevazione effettuata dal DirettoreSGA.

Un punto di riferimento importante è per la scuola la Rete di scuole dell’ambito 23 di Salerno, di cui fa parte, per la realizzazione di attività di formazione rivolta al personale Docente e al Personale ATA.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi.

La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1 e D. Lgs. 62/2017, art. 1), ha valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni didattiche e di supporto all’orientamento personale dell’allievo.

Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:

  • definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline;
  • costruzione di prove comuni per classi parallele in relazione alle diverse curvature e definizione di criteri comuni di correzione;
  • inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo- motivazionali (a solo titolo di es. rubriche di valutazione, diari di bordo, rubriche di valutazione per compiti autentici, portfolio, ecc. );
  • progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti, così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.

SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE

L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico-educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità: la realizzazione di un’offerta formativa ampia e significativa.

L’Istituto mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:

  • La valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;
  • La valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;
  • La collaborazione con il territorio: con l’utenza, l’amministrazione Provinciale e Comunale, le Associazioni, gli Enti, le Università;
  • La sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole, università, associazioni ed enti culturali e/o di volontariato per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione.

Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i criteri di efficacia e di efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta formativa, l’Istituto realizza le seguenti azioni:

  • Una funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente che ATA;
  • Un costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al superamento delle eventuali criticità;
  • La valorizzazione del personale;
  • La condivisione delle scelte nel rispetto degli OO.CC. e degli spazi offerti dalla Contrattazione Integrativa d’Istituto;
  • La ricerca continua delle migliori modalità di comunicazione con le famiglie;
  • Il reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard di servizio sin qui assicurati ed implementarli.

Le scelte di gestione e di amministrazione della scuola, nello spirito di una gestione unitaria dell’istituzione scolastica, sono espresse “in termini di competenza” e improntate “a criteri di efficacia, efficienza ed economicità” e si conformano “ai principi della trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità, veridicità” (D. I. 129/2018, art. 2, comma 1) e vengono in gran parte esplicitate, oltre che nel PTOF, nel Programma Annuale la cui predisposizione costituisce il supporto fondamentale e indispensabile per ciò che riguarda la piena trasparenza in fatto di reperibilità e di allocazione delle risorse. Il Programma Annuale concorre concretamente al compimento della mission della scuola. Indica, tra l’altro:

  • gli obiettivi da realizzare;
  • la destinazione delle risorse in coerenza con gli indirizzi didattico-educativi di cui sopra;
  • la sintesi dei risultati della gestione dell’anno scolastico in corso, nonché di quello trascorso;
  • le entrate aggregate secondo la provenienza;
  • gli stanziamenti di spesa aggregati per le esigenze del funzionamento amministrativo e didattico generale; per i compensi spettanti al personale dipendente per effetto di norme di tipo contrattuale, delle assegnazioni relative al Fondo d’Istituto e/o disposizioni di legge, per le spese di investimento e per i singoli progetti da realizzare.

Le entrate, oltre alla contribuzione volontaria delle famiglie, e ad altri tipi di contributi (Enti locali, PON, etc.), vengono calcolate in base alle comunicazioni ricevute ed ai parametri previsti da specifiche disposizioni normative, amministrativo-contabili o contrattuali.

L’Istituto è costantemente impegnato a evidenziare all’Ente Provincia, quale organo competente in materia, le situazioni di rischio per la sicurezza che via via si presentano per tutti i soggetti che operano nell’Istituto. L’Istituto, infine, dà conto di tutte le attività annualmente svolte con il Conto Consuntivo e con un’adeguata forma di rendicontazione sociale così come prevista dalla norma (DPR n. 80/2013).

COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

La condivisione del percorso progettuale, che la scuola porrà in atto con il Piano triennale, non potrà prescindere da una capillare diffusione interna delle comunicazioni. In particolare, non solo dovranno essere veicolate le comunicazioni amministrative e organizzative, ma soprattutto dovranno essere condivisi, anche attraverso l’utilizzo di una piattaforma digitale, esperienze e materiali didattici.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovrà avere adeguata pubblicizzazione esterna, sia attraverso la piattaforma ministeriale sia attraverso il sito web della scuola e l’albo pretorio.

DISPOSIZIONI FINALI

Il PTOF 2022-2025 dovrà essere redatto in uno con il Piano di Miglioramento per l’approvazione da parte del Consiglio d’Istituto, che dovrà avvenire entro il termine che coinciderà con la data comunicata dal MIUR per l’apertura delle iscrizioni dell’anno scolastico 2022-2023.

Si dispone che lo stesso sia altresì redatto utilizzando la piattaforma MIUR SIDI alla quale saranno abilitati il docente Funzione strumentale dell’area AREA 4 –MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DI SISTEMA (NIV) ed i collaboratori di area.

Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.

Rispetto agli indirizzi del presente atto, la scrivente, insieme ai docenti che la coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico (cd staff), assicura e garantisce il necessario ed opportuno appoggio e sostegno a quanto indicato.

Ciò in particolare nel caso in cui i suddetti indirizzi avessero necessità di essere supportati da adeguati interventi chiarificatori o formativi. Il tutto nel rispetto delle prerogative del profilo del dirigente scolastico, così come emerge dal combinato disposto delle nuove e vecchie norme di settore.

Il presente atto di indirizzo è illustrato al Collegio dei docenti del 10 dicembre 2022 e pubblicato al sito ufficiale dell’istituto ed all’albo pretorio.

il dirigente scolastico
prof.ssa Carmela Santarcangelo

Allegati